Sognerò
Vento caldo nella notte
sui tetti per strada
che vaga nella malinconia.
Ora inseguo un istante
di questa mia mente
pensando a una fotografia.
Come pioggia o come mare,
come anima o sole,
ma non voglio pensare
di dover andare:
sognerò.
Se ti abbraccio un istante,
mi sento perdente,
tra il vento ed i vetri del tram.
Dolce, caldo, un respiro,
che come un segreto,
nostalgico scivola via.
Come un fiume d’amore,
come lacrima che piove,
come voglia di andare,
ma poi di restare:
sognerò.
E mi sveglio, mi alzo,
mi basto, lo sento,
nel letto tepore di me.
Ora inseguo con lo sguardo
dietro vetri appannati
una goccia che scivola via:
sognerò.
Longa’’80
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