La
vendetta del
destino
Se
qualcuno mi chiedesse in questo momento
“cos’hai
fatto per meritarti tanto
cos’hai
fatto per non avere niente,
per
illudere il tuo cuore e la tua mente?”
Non
è, sai, come giocare a carte,
la
vendetta di chi bara è sempre alta,
la
paura è messa lì in disparte,
e
chi vince non sempre capirà di più.
Ma
qui invece, qui si chiede tanto,
e
chi vince, ha la smania dentro il cuore,
e
chi perde è più ricco di prima.
Togli
il peso, e il peso se ne va.
“Che
ti pesa, io non lo capisco, dove vai
da
dove vieni, e chi sei?”
chiedendomi
a quattr’occhi il destino,
capì
che non ero lì per lui.
E
perse subito la sua scommessa,
un’idea,
a volte, naufraga in nuvole.
“Da
dove vieni se mi hai chiesto tanto?”
Il
destino, con rimpianto, se ne andò.
La
forza
La
potenza
La
speranza
non
sono a volte pressoché inutili,
ma
avanzano nel cammino di ogni popolo,
e
per chi le butta
un
fiore crolla giù.
E’
il destino di tutti i sassi:
“Con
una corda al collo, nel profondo
e
niente più…”
servire
come rapido in stazione.
Prima
tu vuoi arrivare presto,
ma
salito il rimpianto può tornare.
Longa’79
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